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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

La Comunità Educante Diffusa

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La Comunità Educante Diffusa si pone come obiettivo quello di valorizzare, attraverso il prendersene cura, i bambini e gli adolescenti, in tutti i contesti di vita sociale e familiare prestando particolare attenzione alle relazioni emotiva che si vengono ad instaurare. Il compito della Comunità e dei suoi membri, figure educative, pedagogisti, insegnanti, è proprio quello di garantire la cura e la responsabilità di tutti i microcontesti in cui si muovono i ragazzi. L’idea alla base della Comunità Educante Diffusa, in linea con orientamenti pedagogici del passato, è che i bambini e gli adolescenti non siano semplici contenitori da dover riempire di saperi e conoscenze in modo passivo ma esseri capaci di sviluppare idee, riflessioni, pensieri e ideali dei quali prendersi cura. Gli obiettivi da perseguire privilegiano il senso di appartenenza ad un collettivo, la condivisione degli intenti, un processo educativo fondato sulla corresponsabilità. A tal proposito, il ruolo delle figure educa...

Adolescenti tra crisi della scuola e ideazione suicidaria

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La crisi provocata dal Coronavirus ha avuto e continua ad avere un forte impatto sul benessere di tutti i giovani. Forse se ne parla sempre troppo poco ma essere adolescenti al tempo del coronavirus è una cosa molto difficile. Per tutti è come essere proiettati in un loop temporale continuo dove le giornate trascorrono uguali. I ragazzi hanno dovuto rinunciare a ciò che di più importante hanno: il contatto con l’altro. E il discorso di stare chiusi per evitare il contagio è valso fino ad un certo punto, perdendo di significato e lasciando sempre più spazio ad una dimensione di noia, insofferenza, apatia. Ragazzi che fino a poco tempo prima facevano della brillantezza sociale il proprio punto di forza si sono ritrovati a vivere una “dimensione celata”, a rifugiarsi ancora di più all’interno dei social network, degli smartphone, dando all’esperienza digitale e virtuale il potere di rappresentarli all’esterno. Per altri, per i ragazzi più fragili, chiudersi in casa, nella propria camera, ...