La Comunità Educante Diffusa

La Comunità Educante Diffusa si pone come obiettivo quello di valorizzare, attraverso il prendersene cura, i bambini e gli adolescenti, in tutti i contesti di vita sociale e familiare prestando particolare attenzione alle relazioni emotiva che si vengono ad instaurare. Il compito della Comunità e dei suoi membri, figure educative, pedagogisti, insegnanti, è proprio quello di garantire la cura e la responsabilità di tutti i microcontesti in cui si muovono i ragazzi.

L’idea alla base della Comunità Educante Diffusa, in linea con orientamenti pedagogici del passato, è che i bambini e gli adolescenti non siano semplici contenitori da dover riempire di saperi e conoscenze in modo passivo ma esseri capaci di sviluppare idee, riflessioni, pensieri e ideali dei quali prendersi cura. Gli obiettivi da perseguire privilegiano il senso di appartenenza ad un collettivo, la condivisione degli intenti, un processo educativo fondato sulla corresponsabilità. A tal proposito, il ruolo delle figure educative, dei pedagogisti, assume la centralità in quanto figure nelle quali potersi rispecchiare ma soprattutto come punti di riferimento per attuare processi trasformativi e di orientamento.

Tra i principi fondamentali dell’azione educativa c’è l’idea di sviluppare un senso di appartenenza collettivo e comunitario, un senso di appartenenza sociale che diventi tessuto comunitario e che trovi nella comunità educante la sua massima espressione. 

La Comunità Educante dà ampio spazio alla centralità occupata dell’essere umano riflessivo che fonda i propri principi sul sapere e sulla collettività. Aderire all’idea della centralità dell’individuo e delle proprie esperienze, significa spostare il focus dal luogo di appartenenza all’individuo stesso. E sono proprio la riflessione, il sapere, la curiosità, l’immaginazione, i punti cardine della ricchezza umana che fanno sì che per uno sviluppo di una Comunità Educante Diffusa si preferisca una pedagogia per obiettivi anziché una per competenze.


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